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Concerto di Natale Napoli

ArsMusic Concerto di Natale 2024

🎄Concerto di Natale ArsMusic🎄

Una Serata di Magia e Armonia Musicale

🎵La scuola di musica ArsMusic è lieta di invitare la comunità il Concerto di Natale, un evento unico che celebra la magia delle festività attraverso la bellezza della musica.

🗓️L’appuntamento è fissato per venerdì 20 dicembre, alle ore 19:30, presso la suggestiva Chiesa S. Maria della Mercede di Via Chiaia, uno scenario ideale per immergersi nell’atmosfera natalizia.

Un Programma di Grande Fascino

Il concerto vedrà la partecipazione attiva dei docenti di ArsMusic, che si esibiranno come solisti, portando sul palco tutta la loro esperienza e maestria. A loro si uniranno gli alunni del corso di canto, che faranno parte di un coro appositamente formato per l’occasione.

Il repertorio della serata spazierà dai grandi classici natalizi, come Adeste Fideles e Silent Night, a brani più contemporanei e arrangiamenti originali, tutti scelti con cura per toccare le corde dell’anima e creare un’esperienza musicale indimenticabile.

Un Evento per Tutti

Il Concerto di Natale di ArsMusic è un’opportunità per grandi e piccoli di condividere un momento di gioia e armonia. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti: famiglie, amici e appassionati di musica.

Non mancate a questa serata speciale, dove la passione per la musica e lo spirito del Natale si incontrano per dar vita a un evento capace di unire e ispirare.

Vi aspettiamo!
Per maggiori informazioni contattare la segreteria di ArsMusic :

+39 081 1855 6827 (lunedì-venerdì 15:00-19:30)

Riassumendo

🗓️Quando: Venerdì 20 dicembre, ore 19:30
📍Dove: Chiesa S. Maria della Mercede in Via Chiaia 152 Napoli
🎫Ingresso: Gratuito

 


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Per info

  • +3908118556827 (telefono e Whatsapp)
  • Dal lunedì al venerdì dalle ore 15:00 alle ore 19:30

SCUOLA DI MUSICA Napoli

SCUOLA DI MUSICA DI NAPOLI

SCUOLA DI MUSICA NAPOLI
“ArsMusic”

La Scuola di Musica di Napoli  "ArsMusic" è la sede principale degli ArsMusic Point. Le scuola è centro convenzionato e autorizzato dal CONSERVATORIO DI MUSICA per organizzare corsi Pre-Accademici, su programmi ministeriale del MIUR, con esami certificati in sede dai Maestri del Conservatorio e da UNIVERSITÀ ESTERE per conseguire nelle nostre sedi Diplomi in canto e in strumento musicale certificati da esaminatori Universitari.

L'accademia musicale svolge corsi di canto e strumento musicale.

La Scuola di musica ArsMusic si trova a Napoli ed è diretta dal M° Gennaro Moné musicista, tenore e compositore.

Il progetto “ArsMusic Point” ha l’iniziativa di creare una collaborazione e rete artistica-professionali tra le scuole di musiche più importanti e rinominate sul territorio nazionale al fine di dare opportunità di formazione e di possibilità artistiche a giovani talenti che desiderano formarsi in maniera professionale e che voglio avere opportunità di lavoro nell’ambito artistico musicale.

Indirizzo

Via Emilio Scaglione, 312 Napoli

Via Chiaia, 66 Napoli

Contatti

napoli@arsmusic.it

+39 08118556827


 

Canto

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I CORSI 

I corsi che mettiamo a disposizione sono i seguenti:

 

  • Corso di canto
  • Corso di pianoforte
  • Corso di Basso
  • Corso di batteria
  • Corso di chitarra
  • Corso di tromba
  • Corso di violino

 


 

CONTATTI E SOCIAL

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    Francesco Ravasco Sanremo Discovery

    Francesco Ravasco

    Francesco Ravasco

    Francesco Ravasco

    talentuoso cantante napoletano formatosi presso la scuola di musica ArsMusic, ha recentemente ottenuto il prestigioso riconoscimento Sanremo Discovery, grazie alla sua straordinaria interpretazione che gli ha meritato il premio come miglior esibizione. 

    Dotato di una valigia colma di competenze affinate, esercizi mirati e obiettivi chiaramente definiti, Francesco emerge come una giovane promessa destinata al successo. 

    La sua ardente passione per la musica, accuratamente coltivata grazie all'insegnamento di ArsMusic, si materializza ora in un trionfo a Sanremo Discovery, augurandogli un futuro intriso di soddisfazioni e nuovi traguardi.

     Un inno di successo accompagna il suo cammino: 

    Ad Maiora semper! 🎶


    Gioachino Rossini

    GIOACHINO ROSSINI

    Gioachino Rossini

    Gioachino Rossini

    nato a Pesaro il 29 Febbraio 1792, é presto attratto dalla composizione e nel 1810 ottiene il primo successo con La cambiale di matrimonio.

    Negli anni seguenti seguenti scrive quasi quaranta opere di vario genere: buffe, come Il barbiere di Siviglia (1816); semiserie, come La gazza ladra (1817); serie, come Guglielmo Tell, del 1829, il capolavoro con cui lascia il mondo dell'opera, nel piano della popolarità, per dedicarsi alla composizione di musica da camera e musica sacra.

    Rossini mantiene il legame con la tradizione settecentesca degli intermezzi, ma allarga la struttura dell'opera buffa, fissandola in due atti. É inoltre considerato l'ultimo compositore classico del melodramma e rappresenta il passaggio del Classicismo al Romanticismo. La sua musica é classica per la chiarezza e la semplicità dello stile, ricca di ottimismo, gioiosa, spesso rapida e vivace, con effetti trascinanti come il celebre "crescendo rossiniano".

    Nelle ultime composizioni introduce elementi innovativi e affronta alcuni temi romantici, come nel caso di Guglielmo Tell, in cui é narrata la vicenda dell'eroe nazionale svizzero. 

    Rossini morì dopo aver lungamente combattuto contro un cancro al retto, inutilmente trattato con due interventi chirurgici (che causarono, tra l'altro, una devastante infezione), nella sua villa di Passy, presso Parigi, il 13 novembre 1868, poco prima del suo settantasettesimo compleanno. Le sue spoglie furono tumulate nel cimitero parigino di Père Lachaise, per essere poi traslate in Italia nel 1887, nove anni dopo la morte della Pélissier, su iniziativa del governo italiano, e riposare definitivamente nella Basilica di Santa Croce, a Firenze. Il suo monumento funebre, realizzato da Giuseppe Cassioli, fu inaugurato nel 1900.


    SCARLATTI

    Giuseppe Domenico Scarlatti

    Giuseppe Domenico Scarlatti, compositore e clavicembalista italiano.

    Allievo di suo padre, Alessandro Scarlatti, già nel 1701 fu nominato organista e compositore della cappella reale di Napoli. Nel 1705 il padre lo condusse con sé a Roma, e subito lo mandò a Venezia, dove fu affidato a F. Gasparini, maestro alla Pietà, e si perfezionò nel clavicembalo. Nel 1708 passò a Roma, ricercato ormai dalle famiglie patrizie quale grande virtuoso, e in casa del card. Ottoboni pare abbia sostenuto una gara con Händel. Intanto diveniva maestro di cappella della regina Maria Casimira di Polonia, allora a Roma, e dal 1708 al 1714 dava al teatro di quella corte alcune opere e faceva eseguire oratorî e cantate.

    Nel 1715 succedette a T. Baj come maestro della Cappella Giulia nella basilica vaticana e compose musica sacra. Nel 1718 fece rappresentare un'opera nel teatro Capranica. Nel 1719 lasciò la Cappella Giulia, diretto a Londra; ma non pare che a Londra si sia poi effettivamente recato. Händel però diresse una sua opera al teatro Haymarket nel 1720. In questo anno S. è alla corte di Lisbona quale maestro della cappella reale (incorporata da Giovanni V alla cattedrale) e, tra l'altro, è anche maestro di musica degli infanti.

    Matrimonio

    Nel 1728 l'infanta Maria Barbara sposò Ferdinando principe delle Asturie e condusse con sé a Madrid il suo maestro. Lì Scarlatti fu maestro dei principi delle Asturie, dedicò al re Giovanni V l'unico lavoro dato alle stampe a propria cura (gli Essercizi per gravicembalo: 30 sonate e la Fuga del gatto) e scrisse non opere teatrali, ma alcune cantate e soprattutto musica cembalistica, mentre sue composizioni furono pubblicate in varî paesi a cura di altri musicisti. Quando nel 1746 il principe ascese al trono, S. fu nominato maestro "de los Reyes". L'ultima sua composizione pare essere stata il Salve Regina per canto, archi e organo oggi conservato a Napoli.

    Produzione artistica

    La sua produzione è molto vasta, soprattutto nel campo della cembalistica: si possono indicare circa una decina d'opere teatrali (però due o tre composte soltanto in parte da S.), molte cantate, specie profane, un oratorio, alcuni pezzi sacri e circa 550 composizioni per clavicembalo. Delle musiche vocali (comprese le opere) compaiono pagine scelte in molte antologie e raccolte. Delle cembalistiche, alle edizioni parziali del tempo e a quelle del sec. 19º sono da aggiungere l'edizione completa, in 10 volumi, e un'appendice, curata da A. Longo presso Ricordi, e a questa ancora 5 composizioni ritrovate da W. Gerstenberg a Parma e da lui pubblicate, oltre a quella in 18 voll., curata da R. Kirkpatrick per la Johnson reprint corporation di New York (1971). Nella musica vocale S. appare musicista di talento, ma è nella cembalistica che dà il meglio di sé. Le composizioni per cembalo sono generalmente brevi e in un sol pezzo, quantunque si chiamino di solito sonate. Il movimento è quasi sempre in Allegro, Allegrissimo, Presto, ecc., e soltanto la quinta parte della produzione cembalistica è in tempo moderato.

    Il carattere delle sonate in ritmo binario può spesso ricordare quello d'un primo tempo di concerto, laddove quelle in ritmo ternario sembrano alludere al futuro Scherzo beethoveniano. La forma può essere, secondo Gerstenberg, di tre tipi: uno monotematico, uno a più temi pressoché equipollenti e un terzo a più temi subordinati a due o tre principali, il quale ultimo tipo può preludere a quello della sonata classica. Comunque, il pezzo è generalmente bipartito e la seconda parte, dopo una certa transizione, riprende la prima dal 2º tema alla fine, cadenzando naturalmente non più sulla dominante o sul relativo ma sulla tonica. La scrittura strumentale è leggerissima e nello stesso tempo tenace, arditissima per la tecnica e l'agilità che richiede. L'invenzione tematica è inesauribile, l'armonia nuova fino alla temerità nell'uso delle dissonanze. S. è il più grande clavicembalista italiano e uno dei due o tre maggiori di ogni tempo, studiato e ammirato da Händel, Clementi, Beethoven, Chopin e ancor oggi dai contemporanei.


    PUCCINI

    Giacomo Puccini

    Giacomo Puccini nasce a Lucca il 22 dicembre 1858 da una famiglia di musicisti da cinque generazioni. Fin da piccolo dimostra di possedere un grande talento musicale, anche se non dimostra di essere propriamente un ragazzo prodigio. Indolente e poco incline allo studio, forse perché gli veniva tutto fin troppo facile, i professori lamentavano la sua pigrizia. Riesce comunque ad ottenere una borsa di studio per il Conservatorio di Milano; tuttavia la madre, desiderosa di continuare le tradizioni familiari, lo manda a studiare presso l'istituto musicale di Lucca. All'età di diciotto anni il giovane Puccini presenta la cantata "Juno" in un concorso lucchese; non vince il premio ma ottiene l'esecuzione del lavoro, che stimola la sua ambizione. Sotto l'influenza dell'Aida di Verdi, rivolge il suo interesse alle tradizioni operistiche italiane. Con l'aiuto finanziario dei familiari e grazie ad una borsa di studio della Regina Margherita, si iscrive al Conservatorio di Milano, dove dal 1880 al 1883 studia con Antonio Bazzini e Amilcare Ponchielli.

    Quest'ultimo presenta il giovane compositore allo scrittore Ferdinando Fontana il quale si occupa di scrivere il libretto per la prima opera di Puccini: "Le Villi". Presentata ad un concorso, l'opera, al pari di "Juno", non riesce a vincere il premio, ma si guadagna il favore del pubblico quando viene rappresentata a Milano nel 1884.

    Questo successo induce l'editore Ricordi a commissionare a Puccini una nuova opera, che il compositore scrive cinque anni dopo chiamandola "Edgar"; non avrà però particolare successo.

    OPERE SUCCESSIVE

    Sarà con "Manon Lescaut" del 1893 e la "Bohéme" del 1896, rispettivamente terza e quarta opera di Puccini, entrambe rappresentate per la prima volta a Torino, che troverà fama e fortuna.

     

    Le due opere successive, "Tosca" del 1900 e "Madama Butterfly" del 1904, vengono accolte con minore entusiasmo alla prima esecuzione. I critici che avevano condannato la Tosca vengono però in seguito smentiti dal pubblico; così, dopo la revisione nelle settimane successive alla prima alla Scala, anche Madama Butterfly ottiene un grande successo.

    LE DOTI DRAMMATICHE

    Le doti di Puccini furono soprattutto drammatiche. La sua intensa e sensibile vena teatrale e le sue opere immortali, ci restituiscono un teatro ancora modernissimo, gran anticipatore, per certi versi, della sensibilità cinematografica. Inoltre, Puccini possedeva un gusto eccezionale per il colore timbrico strumentale e un senso melodico molto sviluppato che lo ha reso unico. Le sue struggenti opere rappresentano per tutto il mondo, al pari di quelle di Giuseppe Verdi, la tradizione operistica italiana al suo grado più alto.

     

     


    PAGANINI

    Niccolò Paganini

    Paganini nasce a Genova nel 1782. A 15 anni è già conosciuto nella sua città come abile concertista. Dal 1796 fu a Parma per terminare i suoi studi e dal 1801 divenne primo violino dell'orchestra di Lucca Dal 1805 al 1808 fu primo violino nell'orchestra di corte della principessa Elisa Baciocchi. A partire dal 1809 si dedicò esclusivamente a una frenetica attività concertistica. La sua carriera è rapida e fortunata e la sua fama di grande virtuoso del violino e della chitarra si diffonde velocemente in Italia. Nel 1828 inizia una lunga tournée in tutta Europa e raccoglie ovunque grandi trionfi. Pur essendo sempre associato al violino, Paganini fu anche un virtuoso della chitarra, strumento per cui compose alcune opere. Con Paganini, per la prima volta nella musica, compare un compositore che si identifica totalmente e quasi esclusivamente con il proprio strumento. Violinista di straordinaria abilità, il cui virtuosismo oltrepassa decisamente i livelli precedentemente raggiunti dalla tecnica violinistica, egli influenza compositori quali Chopin e Liszt, grandi virtuosi del pianoforte, che trasferiscono su questo strumento le conquiste da lui raggiunte. Paganini introduce importanti innovazioni sul piano armonico, timbrico e ritmico, in particolare nei 24 Capricci. Muore a Nizza nel 1840.

    Il "Dio del violino"

    Alcune cronache viennesi d'epoca comunicarono 'apprezzamento nei riguardi di Paganini utilizzando l'espressione "dio del violino": «Nessun artista finora ha eccitato tante sensazioni fra le nostre mura quanto questo dio del violino: fino a questo momento il pubblico non aveva mai speso tanto volentieri il proprio denaro per un concerto come questo... Dopo i suoi due primi concerti si sentiva un nome solo su tutte le labbra, cioè il suo, e sembrava che fosse cessato ogni interesse per le novità politiche, civili ed eleganti». E per commentare con più precisione la bravura tecnica del maestro (qui raffigurato in un disegno del 1831), c'era chi diceva: «Quello che abbiamo sentito supera ogni credenza e non si può descrivere con parole. La più sublime grandiosità congiunta alla più perfetta purezza; passaggi di ottave e decime con la velocità del lampo; passaggi di sedicesimi dei quali una parte pizzicata, l'altra con l'arco; tutto così chiaro e preciso che neppure la minima variazione sfugge all'udito; accordi pronti e variati senza interruzione nei più difficili passi di bravura».


    STRAVINSKIJ

    Igor Stravinskij

    Igor Stravinskij nasce il 18 giugno 1882 a Oranienbaum, una cittadina sul golfo di Finlandia. Il padre è figlio di grandi proprietari terrieri ed è cantante dell'Opera di San Pietroburgo. Igor non seguirà un corso regolare di studi musicali e la sua predisposizione verso la musica non sarà tenuta in gran conto in famiglia. Nel 1901 finisce il liceo e si iscrive a giurisprudenza per volere della famiglia. Tra i suoi compagni di università c'è anche il figlio di Rimskij-Korsakov. Rimskij-Korsakov lo invita a consolidare le sue conoscenze musicali. Gli insegna le forme classiche e l'orchestrazione e lo invita a seguire la sua vocazione di musicista.

    I balletti e il periodo russo

    Un altro incontro importante è quello con Sergej Diaghilev, direttore della compagnia dei Balletti russi a Parigi, che dopo avere ascoltato i suoi primi lavori gli commissiona dei balletti. Stravinskij scrive per lui tre importantissimi balletti: L'uccello di fuoco (1910), Petruska (1910-11) e la Sagra della primavera (1913). Si tratta di opere legate alla tradizione russa, sia dal punto di vista dell'argomento, sia da quello musicale. Il suo stile è molto originale e la sua musica è considerata molto innovativa: abbandona il linguaggio classico della tonalità (in cui melodia e armonia sono nella medesima tonalità) e sovrappone tonalità diverse con un effetto dissonante, primitivo, violento nella scelta dei timbri e dei ritmi. Il pubblico rimane sconcertato di fronte a questa musica politonale.

    L'apertura verso il nuovo

    Verso al fine degli anni Dieci la musica jazz diventa per Stravinskij una nuova fonte di ispirazione: inserisce un ragtime nell'Historie du soldat (1918), scrive Ragtime per 11 strumenti (1918) e Piano Rag-music (1919). Sempre in questi anni nasce la prima opera neoclassica, Pulcinella (1919), un balletto su musiche di G.B. Pergolesi, a cui seguiranno l'oratorio Edipo re (1927), il Concerto per pianoforte e orchestra (1929) e il melodramma La carriera di un libertino (1951). Stravinskji è il creatore e il massimo esponente del Neoclassicismo.

    A partire dagli anni Cinquanta Stravinskji riscopre la musica dodecafonica e seriale, attraverso le opere di un allievo di Schönberg, Anton von Webern. A questa ultima tappa appartengono opere generalmente dal titolo latino, come Threni id est lamentatio Jeremiae prophetae per solo coro e orchestra (1958) e Monumento pro Gesualdo di Venosa ad CD annum (1960), composto da tre madrigali per strumenti a fiato e archi. Muore nel 1971.


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