ARMONICA

ARMONICA

ARMONICA

L'armonica é uno strumento ad ance di ottone). Queste vibrano al passaggio dell'aria, che viene spinta o aspirata attraverso i buchi, per generare le note. Ne esistono varie tipologie, differenti nell'utilizzo e nel prezzo...Usate per suonare la maggior parte della musica popolare, cimeli blues o il folk. 

L' ARMONICA DIATONICA
L'armonica diatonica é presumibilmente la più diffusa, e sicuramente la più economica. É accordata su una tonalità specifica, che non può essere cambiata. Nella maggioranza dei casi le armoniche sono accordate in chiave di DO
L' ARMONICA CROMATICA

L' armonica cromatica quella munita di un meccanismo per controllare quali buchi andranno a produrre il suono. Le armoniche cromatiche base, con i fori, possono solo suonare una scala per intero(come avviene per l'armonica diatonica), male armoniche cromatiche con 12-16 fori possono essere suonate su tutte le tonalità

 

STORIA

Un liutaio della Bohemian, Richter, nel 1826, creò uno strumento ad ance in acciaio accordate cromaticamente e fissate orizzontalmente su piccole incanalature ricavate su una piastra anch’essa in acciaio, con

due porta ance separate, una per le note soffiate e l’altra per quelle aspirate, disposti simmetricamente come per le attuali armoniche.

Inoltre per l’accordatura usò una scala diatonica che da quel momento diventò lo standard per quella che venne di lì in seguito chiamata “Mundharmonika” o anche armonica a bocca.

Fu nel 1857, che l’evoluzione dell’armonica ebbe una definitiva e profonda svolta. Un tedesco dal nome Matthias Hohner, principalmente con l’aiuto dei suoi familiari, decise di dedicarsi ad una seria e professionale realizzazione commerciale dello strumento. Il primo anno ne produsse 650 unità.

Di li a poco organizzò una vera e propria azienda per lo sviluppo in serie, riuscendo in poco tempo, ormai abile uomo d’affari, ad inserirsi bene nel mercato con la produzione di diversi modelli con cover di varia rifinitura.

Nel 1862, ci fu la svolta definitiva, infatti riuscì a approdare anche nel Nord America, creando così un impero dal nome appunto Hohner. Già nel 1887 la produzione annuale ammontava a più di un milione di armoniche.

 

 


NACCHERE

NACCHERE

Le nacchere appartengono all famiglia degli strumenti a percussioni, sono costituite da due parti: in legno sagomato e legate tra loro da un pezzo di cordone. Ciascun guscio, risulta concavo al suo interno, e in base a quanto concavo, alla profondità dell'area concava, il suono cambia. 

Oggi è possibile trovare in commercio anche nacchere realizzate in altri materiali, come ad esempio in cristallo e in metalli pregiati. Questa tipologia di materiali è preferita dagli amanti del collezionismo.

IL SUONO

Il suono é breve, secco e chiaro, dominato dagli armonici irregolari, risulta quindi impossibile determinare l'altezza. Il tipico suono viene prodotto facendo sbattere tra loro le due parti.

Le nacchere hanno trovato impiego nelle orchestre, ma vengono utilizzate soprattutto in danza tradizionali come la tarantella, la tammurriata e il flamneco

STORIA

Questo strumento originariamente era costruito da gusci di noce. Venivano forati e uniti da un sottile filo di lana. Successivamente furono realizzate in legno duro.

La parola castañuelas, deriva dalla parola castaña, ovvero l’albero che era utilizzato per la loro produzione.

Impossibile non associare le castañuelas alla Spagna, al canto e al ballo popolare della “Sevillanas”, e nella musica si trovano composizioni come il “Concertino para castañuelas y orchestraThree Anecdotes (1977), del compositore catalano Leonardo Balada (andrew.cmu.edu).

O il musicista, sempre spagnolo, Santiago de Murcia (1673-1739) che compose variazioni per castañuelas, e anche l'italiano Luigi Boccherini(1743-1805) compose un'opera che includeva il loro impiego.

Anche Joaquín Rodrigo, compose due pezzi per castañuelas.

Non è raro, che bravissimi musicisti italiani stabiliti in Spagna, siano rimasti letteralmente affascinati dalla musica spagnola, da ricordare anche Mario Castelnuovo Tedesco a questo riguardo, castañuelas a parte.

Castañuelas che anche nella musica classica hanno trovato dunque l'importanza che meritano; strumenti semplici che hanno ritagliato uno spazio nella storia della musica, della danza, del folklore.

Tre aspetti legati uno all'altro. Ma che siano state esplicitamente incluse anche nella musica classica, ha fatto certo aumentare il rispetto, e la considerazione, di questi strumenti da parte di chiunque, addetti, e non, ai lavori.

Oggi è possibile trovare in commercio anche nacchere realizzate in altri materiali, come ad esempio in cristallo e in metalli pregiati. Questa tipologia di materiali è preferita dagli amanti del collezionismo.

 


SPINETTA

SPINETTA

la spinetta appartenente alla famiglia degli strumenti a tastiera con corde pizzicate, ha dimensioni contenute e quindi di facile trasporto. La praticità ne permette liso in ambienti domestici.

Il suono viene prodotto da un plettro di penna d'uccello, attaccato ad un'asticella di legno che si trova dietro ad ogni tasto della tastiera. 

Era dotata di una estensione che poteva raggiungere le 4 ottave; la cassa, dapprima pentagonale, divenne poi rettangolare, con un coperchio spesso decorato, nei sec. 17° e 18°, di graziose pitture.

UN EPISODIO SIMPATICO

 Spinetta appartenuta al giovane Giuseppe Verdi (aveva circa 8 anni) .

 Il restauratore, nel rimettere a posto questa vecchia spinetta , non si fece pagare dal papà di Giuseppe, che non poteva permettersi grandi spese, ma si ritenne giustamente compensato dal talento musicale e della  buona volontà che il ragazzo  dimostrava per  lo  studio. Come tutti sappiamo Giuseppe Verdi divenne in seguito un importante musicista, famoso in tutto il mondo per le sue opere teatrali.

all'interno del suo primo strumento,  su un foglietto incollato è leggibile ancora oggi:

"Da me Stefano Cavaletti fu fatto di nuovo questi saltarelli e impenati a corame e vi adatta la pedaliera che ci ho regalato; come anche gratuitamente ci ho fatto di nuovo li detti saltarelli, vedendo la buona disposizione che ha il giovinetto Giuseppe Verdi d’imparare suonare questo istrumento, che questo mi basta per essere del tutto pagato. Anno Domini 1821."

Giuseppe Verdi potè in tal modo continuare a far musica sulla sua amata spinetta, non se ne liberò mai e lo strumento è attualmente custodito tra i cimeli verdiani presso il Museo teatrale della Scala di Milano.

STORIA

Deriva il suo nome da quello del suo presunto inventore, il veneziano Giovanni Spinetti, vissuto nella seconda metà del 15° sec., o poco più tardi, del quale non si hanno peraltro notizie certe.

 


ZAMPOGNA

ZAMPOGNA

La zampogna é un antico strumento musicale in uso ancora oggi nell'Italia.
Strumento musicale derivato dal medievale flauto di Pan mediante l'innesto di alcune canne di un otre di pelle contenente aria.

La zampogna é un aerofono a sacco dotato di 4-5 canne.
Solo 2 canne sono strumento di canto, mentre le altre fanno da bordone.
Le canne terminano con delle ance che possono essere singole o doppie, tradizionalmente realizzate in canna.
La sacca di accumulo dell'aria é realizzata con una intera pelle di capra o di pecora.

Esiste una grande varietà nella lunghezza dei diversi tipi di zampogna.
Mentre nell'Italia meridionale l'unità di misura utlizzata per indicare la lunghezza della zampogna é il "palmo", nell'Italia centrale la misura (e quindi la tonalitá) dello strumento viene indicata, in modo alquanto insolito, con il numero.

STORIA


Questo strumento ha antiche origini: è probabile una sua discendenza dagli "auloi" greci, si conoscono due tipi diversi di zampogna: una con canne di melodia di diversa lunghezza ed un'altra con canne di uguale lunghezza collegate ad un otre di pelle. La sua funzione è quella di scandire i momenti salienti dell'anno agricolo, secondo l'arcaico calendario stagionale. Essa viene generalmente protetta dal malocchio con vari amuleti, quali nastri, fiocchi rossi e cornetti aventi un significato apotropaico. Il suo repertorio è costituito da tarantelle, pastorali ed accompagnamento al canto.

In Campania viene nominata a: suoni, sampugne, zampogna, zamprogna o ciaramedde.

  • Zampogna a chiave campano-lucana : Zampogna a chiave di media grandezza con pelle di capra e pelo interno con due canne di canto e due bordoni tutti con ance doppie. Le canne si chiamano destra o dritta o ritta, poi c'è la mancina o manca o chiave; il bordone maggiore si chiama trombo o contra e il bordone minore fischietto o moschetto o scandillo.

Le dimensioni delle zampogne vengono misurate nel Cilento in palmi (26,5 cm: ottava parte della 'canna', che è pari a 212 cm) mentre nel Sannio e nel casertano in centimetri.


 


BALALAIKA

BALALAIKA

La Balalaika, o balalaica, è uno strumento musicale tipico della Russia di tipo cordofono.
Esso appartiene alla famiglia dei liuti: si tratta di quelli strumenti a corde composti da un manico e da una cassa armonica, come ad esempio la chitarra.
La caratteristica costante delle corde è che due sono accordate all'unisono ed una alla quarta più alta.
In Russia questo strumento è molto diffuso e viene utilizzato in vari generi musicali, da quello popolare a quello classico.

La balalaika è usata come sia come strumento da solista che nelle esibizioni corali, tanto di musica colta che di quella popolare, magari insieme alla domra dalla quale è nata.
Le sue catratteristiche principali sono: cassa armonica triangolare con retro prismatico composto da sei doghe in legno, manico con barrette metalliche, 3 o sei corde (doppia corda).

STORIA

Questo strumento deriva da uno molto simile, la domra, che aveva inizialmente solo due corde e che pare fosse stato introdotto dai Mongoli in Russia nel XIII secolo.
Il suo nome deriva dalla radice del verbo 'balovat' che significa divertire, scherzare; appare per la prima volta all'inizio del Settecento in alcuni documenti in lingua Ucraina e successivamente il termine si è diffuso in tutta la Russia.
La balalaica è, infatti, derivata da un antichissimo strumento che i russi hanno a loro volta tratto dalla cultura mongola nel XIII secolo.
Questo caratteristico strumento musicale, chiamato domra, è una sorta di liuto originariamente dotato di due corde che nel corso del tempo sono cresciute a tre e a quattro e che ancora oggi viene impiegato, in particolare nelle esibizioni di musica folk e colta.

 


UKULELE

UKULELE

L'ukulele é uno strumento musicale appartenente famiglia delle chitarre enti un cordofono. E' l'adottamento hawaiano di uno strumento originariamente portoghese denominato machete o cavaquinho.

CARATTERISTICHE

É generalmente fatto di legno. La sua caratteristica sonora principale é il forte attacco seguito da uno smorzamento velocissimo. Esistono vari tipi di ukulele che si differenziano tra loro per le dimensioni.

L'ukulele è comunemente associato con la musica delle Hawaii, tuttavia ha goduto di un ampio utilizzo anche nella musica rock e pop, grazie ad artisti soprattutto britannici e statunitensi che ne hanno apprezzato il suono singolare. Al giorno d’oggi sono sempre più numerosi i gruppi che scelgono di utilizzare l’ukulele nei propri arrangiamenti.

STORIA

Nella seconda metà dell'Ottocento, circa 20.000 lavoratori portoghesi si trasferirono nelle Hawaii per lavorare nei campi di canna da zucchero[1]. Tra gli immigrati di origine portoghese (per la precisione di Madeira) c'erano anche Augusto Dias, Jose do Espirito Santo e Manuel Nunes. Questi, essendo esperti liutai, dalla combinazione della braguinha di Madeira e del rajão, inventarono l'ukulele. La braguinha è uno strumento simile al cavaquinho, e prende il nome dalla città portoghese Braga.

Divenuto immediatamente molto popolare in Polinesia, nei primi anni del XX secolo, il piccolo strumento ebbe un periodo di grande successo grazie ad artisti come Roy Smeck al punto che spesso le partiture delle musiche dell'epoca riportavano la tablatura per ukulele[3]. Negli anni trenta, la Grande depressione che investì gli Stati Uniti coinvolse anche il piccolo strumento ma al tempo stesso, lo vide fiorire in Gran Bretagna grazie alla musica di George Formby. Negli anni sessanta riacquistò una certa popolarità grazie ad interpreti come Tiny Tim che conferivano all'ukulele un carattere più scherzoso e gruppi come i Beach Boys che lo utilizzavano talvolta per comporre le proprie canzoni. Con il passare del tempo nacquero innumerevoli gruppi e club dedicati all’ukulele, sparsi in tutto il mondo. Nel frattempo le Hawai'i, aperte ad una nuova giovinezza grazie ad una nuova ondata di turismo, si affermavano sulla scena mondiale come patria indiscussa dell'ukulele. Ad oggi si contano numerosi festival dedicati a questo strumento, il più importante si tiene ogni anno ad Honolulu ed è organizzato da Roy Sakuma sin dalla prima edizione tenutasi nel 1971.

 


LE CAMPANE TUBOLARI

LE CAMPANE TUBOLARI

Le campane tubolari sono uno strumento a percussioni, hanno la forma di un tubo perché devono occupare uno spazio minore di quello che richiederebbero le vere campane a forma di vaso rovesciato.

Sono di varia lunghezza e vengono appese ad un telaio e percosse con dei martelletti.
Le campane sono appese verticalmente a circa uno o due metri di altezza.
Producono suoni armoniosi e rilassanti, simili a quello delle campane delle chiese.

UTILIZZO

Se appese a porte, finestre o all'ingresso di attività commerciali, le campane tubolari avvertono dell’accesso di eventuali ospiti e diffondono negli ambienti un’accogliente musica di saluto, soprattutto quando si alza un leggero venticello. Il loro profilo elegante e slanciato si adatta bene ai più svariati stili d’arredamento, da quelli moderni e minimalisti a quelli orientali.

Come avrai già intuito, la loro funzione va ben al di là dell’aspetto ornamentale. Come gong e altri giochi di vento, le campane tubolari trovano infatti largo impiego nelle pratiche di meditazione e di terapia armonica.

Cercale in vendita online, nei negozi di strumenti musicali ma anche attività commerciali specializzate in prodotti etnici. Il loro prezzo varia a seconda della dimensione, del materiale e della complessità compositiva dello strumento.

Scegli prodotti artigianali, da appendere fuori o dentro casa ma anche all’ingresso della tua attività o a una finestra dell’ufficio. Ne trovi una gran varietà: materiali e decorazioni li rendono unici e preziosi. Sono anche un’originale idea regalo per invogliare al benessere una persona cara.

BENEFICI

Le campane tubolari possono davvero incidere sulla qualità della tua vita? Sembra proprio di sì. Gli effetti benefici della musicoterapia sono ormai condivisi dalla comunità scientifica.

Far suonare o semplicemente ascoltare le campane tubolari quando sono mosse dalla brezza suscita sensazioni di benessere e di tranquillità.
I delicati suoni emessi dal metallo sono dolci e naturali, armonizzano l’ambiente e rilassano i presenti. Inoltre, agevolano la concentrazione durante la meditazione.

Insomma, non sono solo splendidi oggetti d’arredamento, ma veri e propri strumenti musicali dalle numerose proprietà terapeutiche.
Ogni campana genera specifiche frequenze di suono che, propagandosi nell'aria, stimolano un particolare centro energetico.

 

 


CHIAVI MUSICALI

CHIAVI MUSICALI

Le chiavi musicali sono dei segni grafici che servono per fissare la posizione delle note. L'uso delle chiavi fu praticato per contenere l'estensione dell voci nel limite del pentagramma. Ma anche per evitare molti tagli addizionali. 

Vi sono tre tipi di chiavi:

CHIAVE DI SOL O DI VIOLINO

Questa chiave sta ad indicare che sulla seconda linea del pentagramma vi è la nota Sol. Le note sulle linee del pentagramma si chiamano mi - sol - si - re - fa. Le note negli spazi fa - la - do - mi

CHIAVE DI DO

Questa chiave viene adoperata per le voci di: Soprano, Mezzo Soprano, Contralto e Tenore. La posizione che occupa sul pentagramma ne specifica la voce. 

CHIAVE DI FA

Questa chiave si usa per le voci di Basso e Baritano. La posizione che occupa sul pentagramma indica la nota FA o in chiave di Baritano, o in chiave di Basso.


FIGURE MUSICALI

FIGURE MUSICALI

Le figure musicali indicano esattamente quanto un suono deve durare.Ad ogni figura musicale corrisponde esattamente una figura di silenzio. Ad ogni figura vengono attribuiti un nome ed un valore convenzionali indicati con una frazione.

SEMIMINIMA

Indicata da un cerchietto scuro con una stanghetta verticale che può essere a destra o a sinistra. Questa figura musicale vale 1/4

MINIMA

Indicata da un cerchio vuoto con una linea verticale a destra della notare è verso l'alto e a sinistra della nota se la gambetta è verso il basso. questa figura musicale vale 1/2 o 2/4

SEMIBREVE

Indicata graficamente da un cerchio vuoto, il suo valore è di un intero 1/1 

CROMA

Graficamente è uguale alla semiminima con una gambetta laterale in più e vale 1/8

DOPPIA CROMA

Quando le crome sono due, si chiamano "doppia croma"


IL RITMO

IL RITMO

Il ritmo è definito come una successione di accenti. La sequenza degli accenti di un brano musicale, tende normalmente a riprendersi ad intervalli regolari ed è questa ripetizione che viene chiamata ritmo del brano. Il ritmo può essere: tecnico, anarcusico o acefalo.

TETICO

Se il ritmo comincia con un accento forte, ovvero sul primo tempo forte della battuta

ANARCUSICO

Quando il ritmo comincia sul tempo debole

ACEFALO

Il ritmo inizia sempre sull'accento forte, ma con una pausa


Recensione scuola di musica Napoli 4
Recensione studio discografico Napoli 4
Recensione scuola di musica Napoli 5
recensione agenzia di eventi 3
recensione studio discografico Napoli 4
photo_2022-02-16-19.04.14
photo_2022-02-16-19.04.14
photo_2022-02-16-19.03.58
photo_2022-02-16-19.03.58
photo_2022-02-16-19.03.54
photo_2022-02-16-19.03.54
Recensione scuola di musica Napoli 4
Recensione scuola di musica Napoli 4
photo_2022-02-16-19.04.02
photo_2022-02-16-19.04.02
Recensione studio discografico Napoli 4
Recensione studio discografico Napoli 4
Recensione scuola di musica Napoli 5
Recensione scuola di musica  Napoli 5
recensione agenzia di eventi 3
recensione agenzia di eventi 3
recensione studio discografico Napoli 4
recensione studio discografico Napoli 4
previous arrow
next arrow
Open chat
Ciao, come posso aiutarti?