CONTRABBASSO

CONTRABBASSO

Il contrabbasso é uno strumento musicale cordofono ad arco. È lo strumento con il suono più grave di tutti gli archi. Si appoggia a terra mediante un puntale, più corto e robusto rispetto a quello del violoncello. Si suona stando in piedi con l'archetto o pizzicando le corde. È dotato di quattro corde che sono intonate sulle note MI, LA, RE e SOL. Nella formazione dell'orchestra sinfonica sono previsti fino a otto contrabbassi

Cenni storici

Il contrabbasso deriva dalla viola da gamba come il violoncello. I primi contrabbassi furono costruiti nel Seicento. In passato il numero delle corde, oggi fissato a quattro, era variabile da tre a cinque. Viene utilizzato nella musica classica e anche nella musica jazz, prevalentemente con la tecnica del pizzicato. D. DRAGONETTI (1763-1846) é considerato un grande interprete e, al pari di PAGANINI con il violoncello, sbalordito per la sua tecnica innovativa nel suonare con il contrabbasso. Riordiamo inoltre G. BOTTESINI (1821-1889), F. SIMANDI (1840-1912) la cui opera didattica ancora oggi é un unto di riferimento per lo studio del contrabbasso. Nel campo della musica jazz C. MINGUS (1922-1979) é considerato uno dei migliori esecutori di tutti i tempi.

Non mancarono tentativi più o meno bizzarri di modificare il contrabbasso. Nel Victoria and Albert Museum di Londra è conservato un contrabbasso alto più di m.2,50 e al museo del conservatorio di Parigi è conservato un “mostro meccanico” chiamato octobasse. E’ un contrabbasso di dimensioni gigantesche (altezza m. 4) ed è suonato con un sistema di leve. Il suo inventore fu Jean-Baptiste Vuillaume, (1798-1875) un liutaio francese che lo costruì nel 1849 e lo perfezionò nel 1851. Naturalmente quest'esempio fu seguito da altri. Un americano, certo John Geyer, nel 1889 costruì uno strumento ancora più grande di quello proposto da Vuillaume e nel 1906 un tedesco, tale Otto Roth, ne costruì uno alto m. 4,20 tastato da una mano meccanica e suonato da un arco azionato elettricamente. Sono invenzioni che fanno sorridere, ma queste idee bizzarre si possono collegare al fatto che si tendeva ad applicare ai complessi orchestrali un rinforzo sonoro nel registro grave. Possiamo in ogni modo affermare che, dal primo ottocento in poi, il contrabbasso non subì ulteriori sostanziali modifiche.


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